collegamenti aerei Italia Tanzania

– Nuovi voli per la Tanzania –

Aggiornamenti Covid-19

al 10-2021

A patire da ottobre, le compagnie aeree intensificano i collegamenti aerei tra Italia e Tanzania a fronte di una crescente domanda. I numeri dei turisti in arrivo da tutta Europa (Italia compresa) e dagli Stati Uniti sono in costante crescita.

 

Intanto la campagna vaccinale prosegue, le nostre guide sono tutte vaccinate.

La Tanzania è aperta al turismo per i viaggiatori provenienti dall’Unione Europea, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, non sono previste limitazioni in entrata e in uscita dal Paese, né misure di quarantena.

Di seguito i dettagli:

SWISS, che tradizionalmente serviva solo Dar es Salaam, da ottobre servirà anche Kilimanjaro e Zanzibar con la consociata Edelweiss, all’andata il martedì e il venerdì, al ritorno il mercoledì e il sabato, offrendo collegamenti da/per Malpensa, Fiumicino e Venezia, via Zurigo.

 

KLM offre 4 collegamenti settimanali con Kilimanjaro, 5 collegamenti con Dar es Salaam e 2 collegamenti con Zanzibar, dai principali aeroporti italiani via Amsterdam.

 

ETHIOPIAN AIRLINES intensifica i collegamenti da/per Malpensa e Fiumicino con Kilimanjaro, Dar es Salaam e Zanzibar: da ottobre i voli diventano quotidiani.

 

QATAR AIRWAYS collega tutti i giorni Malpensa e Fiumicino con Zanzibar e Dar es Salaam e vola a Kilimanjaro il martedì, il giovedì e la domenica e al ritorno il mercoledì, il venerdì e la domenica, via Doha.

 

EMIRATES ha collegamenti giornalieri dai principali aeroporti italiani con Zanzibar e Dar es Salaam (attraverso la consociata Fly Dubai).

Aggiornamenti Covid – viaggi in Tanzania:

Un safari nei nostri Parchi è il tipo di vacanza più sicuro che possiate immaginare: volerete a bordo di un aereo dove tutti i passeggeri si saranno sottoposti a un PCR test pre-partenza, la maggior parte di loro sarà vaccinata; il personale di cabina è vaccinato, così come la vostra guida che verrà ad accogliervi in aeroporto e resterà con voi per tutta la vostra vacanza nel bush.

 

Nei “nostri” parchi il distanziamento è prassi invalsa ben da prima dell’avvento della pandemia e il termine “assembramento” è assolutamente sconosciuto.